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La scoperta dell’acciaio Corten

Il Corten, brevettato del 1993 è un tipo di acciaio molto versatile che ha delle caratteristiche uniche e proprio per questo è sempre più utilizzato nelle opere edilizie, nell’arredamento ma anche nella creazione di opere d’arte. Il nome Corten riassume i suoi principali punti di forza, infatti COR sta percorrosion, alta resistenza alla corrosione e l’usura causata da agenti o dal tempo e TEN da tensile ovvero resistenza. La sua resistenza è dovuta alla bassa presenza di lega al suo interno.

Utilizzo e impieghi

All’inizio della sua scoperta, venne impiegato principalmente nel campo della meccanica per rivestire tutto ciò che aveva bisogno di maggiore protezione, soprattutto nel trasporto delle merci e del carbone. Constatata la sua alta resistenza rispetto ad altri materiali, fu impiegato infatti proprio per proteggere le carrozze, le cisterne e i container. Nel tempo si parlò di questo materiale e si fece conoscere sempre di più tanto che nel 1964 un architetto, Eero Saarinenrealizzò in Corten il Centro Direzionale della John Deere & Co. Ora è molto conosciuto tanto che viene impiegato come elemento di designe sia da privati sia per le opere pubbliche. Le strade del Trentino sono quasi interamente delineate da questo materiale con cui sono state realizzate barriere anti rumore, guardrail, spartitraffico e segnali, con un effetto finale ambientalistico e a impatto zero, somigliando molto al colore del legno.

Auto protezione dalla corrosione

Sembra quasi surreale ma la proprietà di autoprotezione è l’elemento che principalmente ci porta a scegliere l’utilizzo del Corten rispetto ad un altro materiale. Il metallo riesce a proteggersi autonomamente dalla corrosione elettrochimica, infatti durante il suo naturale processo di ossidazione rilascia una polvere che va a patinare la superficie che a questo punto si andrà a separare in due strati, quello esterno molto poroso e quello interno sottile ma impermeabile. Generalmente il Corten impiega da un anno e mezzo a tre anni per ossidarsi e formare il rivestimento di ossidi e in questa situazione si parte da un colore aranciato per terminare in un colore molto più bruno, la tipica colorazione della ruggine. Questo non è un elemento a suo svantaggio ma anzi, lo rende molto più resistente ed esteticamente d’effetto. Basti pensare che gli elementi in Corten sia che siano di design che non , vengono istallati pre-ossidati o che comunque hanno già iniziato il loro processo di ossidazione .

Il Corten, un metallo vivo

La definizione di metallo Vivo viene proprio dal fatto che questo materiale possiede delle capacità autonome che lo rendono Vivo. La patina superficiale formata dagli ossidi, se viene intaccata, il Corten la ripara da solo. In pratica riparte il suo processo di ossidazione e si auto costruisce una nuova protezione. Questa particolarità lo rende un metallo eterno e una scelta sicuramente di successo, ma non sempre viene a verificarsi questo processo. Perché questa rigenerazione accada si devono verificare degli elementi, ovvero:

  • Non deve trovarsi in luoghi troppo asciutti o in luoghi troppo umidi.La prtezione in ossido si forma infatti quando l’asciutto e l’umido si alternano continuamente, bagnando e asciugando il materiale
  • Deve venire a contatto con gli agenti atmosferici, infatti si predilige per opere esterne piuttosto che per elementi interni
  • Deve essere esposto alla luce solare Non deve essere verniciato o altre sostanze come cere affinchè l’ossido si possa formare senza ostacoli
  • Non deve venire a contatto con sostanze ricche di Cloruro come cloro o sale, che corrodono precocemente il Corten impedendogli di formare la pellicola protettiva esterna. Viene evitato infatti nei pressi del mare o di piscine.

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